26 novembre 2011

Callochiton septemvalvis



(Montagu, 1803)

Bellissimo chitone dal perinoto particolarmente espanso, caratteristica questa che basta da sola per una facile e sicura identificazione della specie. Non comune si rinviene sulle coste rocciose del Golfo di Trieste, Istria e Dalmazia. Personalmente l’ho trovato più frequente in acque basse, circa sui 4-8 metri, ma vive anche a profondità maggiori.
Come si può notare dalle foto la colorazione è molto variabile mentre le misure, in media, sono sui 10-15 millimetri di lunghezza.

15 novembre 2011

Lepidopleurus scabridus

(Jeffreys, 1880)

Questo leptochiton si rinviene nel piano mesolitorale ed infralitorale dove è più frequente a basse profondità dalla zona di marea fino a circa 3-4 metri, qui vive sotto i sassi a diretto contatto con fondale di sabbia e fango. Il suo tegmentum presenta diverse tonalità di colorazione che vanno dall’arancio-marrone fino al crema, le sue dimensioni variano in media dai 3 ai 6 millimetri. L’ho trovato localmente comune lungo le coste dell’Istria ma anche nel Golfo di Trieste e sulle isole Quarnerine di Veglia e Lussino.
L’esemplare della foto proveniente da Salvore (Croazia) è stato raccolto in zona di marea e misura 7 millimetri di lunghezza.

12 novembre 2011

Berthellina citrina

(Ruppell & Leuckart, 1828)

Segnalo il ritrovamento di 4 esemplari viventi appartenenti a questo interessante Pleurobranchidae sull’isola di Veglia in Croazia. La colorazione dell’animale è uniforme e va dal giallo all’arancione, il mollusco misura in media 10-15 mm. mentre la sua piccola conchiglia interna ne conta circa 3-5 mm. Tutti gli esemplari li ho trovati sotto delle pietre a circa 2 metri di profondità su fondale di tipo roccioso. Concludo che questo dell’estate 2011 è stato il mio primo ed unico rinvenimento di questa specie per l’Alto Adriatico.

06 gennaio 2009

Lyonsia norwegica

(Gmelin, 1791)


Si rinviene occasionalmente negli scarti dei pescherecci operanti al largo di Grado (Gorizia) su fondali sabbiosi a -10/15 metri di profondità. I due esemplari fotografati, trovati ancora con le parti molli, misurano rispettivamente 28 e 24 mm. e provengono, appunto, dalla località in oggetto.

14 agosto 2008

Manupecten pesfelis

(Linnè, 1758)

E’ specie poco comune in tutto l’Alto Adriatico dove si rinviene più frequentemente a modeste profondità. Segnalo comunque il ritrovamento di alcuni esemplari anche su fondali rocciosi poco profondi delle isole Quarnerine. L’esemplare fotografato proviene dall’isola di Lussino trovato ad un metro di profondità sotto una grossa pietra.

08 giugno 2008

Lissopecten hyalinus



(Poli, 1795)

Questo interessante pectinidae vive bissato alle foglie della pianta marina Posidonia oceanica. In Alto Adriatico l’ho rivenuto sulle isole Quarnerine di Veglia, Cherso e Lussino già da pochi metri di profondità. Ho personalmente constatato che questo bivalve ha la capacità di spostarsi da un posidonieto all’altro oltre che a muoversi tra le foglie dello stesso.
La colorazione è variabile, come in molti altri pettini, ma principalmente gli esemplari che si rinvengono presentano pigmentazioni variegate di grigio-marrone con screziature biancastre oppure in alternativa monocolore giallo. Entrambe le colorazioni aiutano questa specie a mimetizzarsi tra le foglie della posidonia come si può ben notare anche dalle due foto presenti in questa inserzione.

18 maggio 2008

Emarginula sicula

Gray J.E., 1825

Questa bella emarginula, una delle più grandi nelle acque mediterranee, non è comune nell’Alto Adriatico, si rinviene solo occasionalmente a pochi metri di profondità nel Golfo di Trieste, Istria ed isole Quarnerine. Vive sotto grossi massi o nei cunicoli formatisi dall’accumulo di più pietre ammassate una sull’altra. Le dimensioni medie del guscio si aggirano su un diametro di 12/15 mm., ma si possono trovare esemplari eccezionali che ne misurano anche 18/20mm. La foto ritrae un mollusco proveniente dall’Isola di Veglia (Croazia).

02 maggio 2008

Nassarius unifasciatus



(Kiener, 1835)

Segnalo il rinvenimento di una grossa colonia nei pressi di Parenzo, in una baia caratterizzata da fondale sabbioso intervallato da praterie di Cymodocea nodosa a meno -2/6 metri di profondità. La specie, carnivoro necrofaga, si nutre di carogne e passa gran parte della sua vita infossata nella sabbia. Il nassaride in questione è molto simile al congenere Nassarius cuvierii (Payraudeau, 1826) da cui si distingue conchigliarmente per le dimensioni del guscio e per la forma della protoconca. Altre differenze riguardanti anche radula, capsule ovigere e sviluppo larvale sono meglio evidenziate nel lavoro scritto da Moreno & Templado dal titolo “El complejo de especies ‘Nassarius cuvierii – N. unifasciatus’ (Gastropoda, Nassariidae) en el SE de Espana” pubblicato su Iberus 12(2) – 1994 di cui consiglio vivamente la lettura.


18 gennaio 2008

Petalifera petalifera

(Rang, 1828)

Recentemente rinvenuti alcuni esemplari di questo interessante mollusco presso Punta Grossa (Slovenia), località situata a poche centinaia di metri dal confine di stato con l’Italia.
La specie in argomento si aggirava su grandi praterie di Cymodocea nodosa a circa due metri di profondità.
I molluschi, provvisti di conchiglia interna semitrasparente, misuravano in media 40mm. di lunghezza.

28 ottobre 2007

Berthella plumula



(Montagu, 1803)

La colorazione di questo mollusco è molto variabile e sulle coste istriane vivono esemplari che spaziano dal giallo-arancio al crema. Come si può ben osservare nelle foto, la semitrasparenza dell’animale lascia intravedere la massa viscerale protetta dalla conchiglia interna, che in questa berthella misura poco più di un terzo dell’intero mollusco. L’esemplare illustrato, lungo 15mm., proviene da Umago ed è stato raccolto sotto dei sassi a circa 1 metro di profondità.
Con questa specie vado a concludere il mio esame sul genere Berthella evidenziando che nelle acque istriane risultano viventi ben 4 delle 5 specie conosciute per l’intero bacino mediterraneo.

04 agosto 2007

Berthella stellata

(Risso, 1826)

Mollusco di colorazione rosa punteggiato da macchie e striature bianche, si distingue agevolmente dalle sue congeneri per un caratteristico disegno a forma di stella presente sul dorso. Può raggiungere i 40 mm. di lunghezza ed è ben distribuita sia sulla costa istriana che nel vicino golfo di Trieste, dove vive sotto grossi massi già dalla zona di marea. L’esemplare fotografato proviene da Parenzo, misura 35 mm. e la sua conchiglia, con circa un terzo ne conta 12 mm.

Berthella aurantica

(Risso, 1818)

Abbastanza comune sulle coste Istriane, questa berthella si riconosce subito per la sua vistosa colorazione rossa. La conchiglia, grande circa un terzo dell’animale, è di color ocra con sfumature rossastre. La foto ritrae un mollusco raccolto ad Umago -1 m. sotto pietre, l’animale è di 12 mm., mentre la conchiglia ne misura 5 mm.

02 agosto 2007

Berthella ocellata

(Delle Chiaje, 1830)

Raramente si rinviene a basse profondità sulla costa Istriana. L’animale è di color marrone punteggiato da dei caratteristici ocelli più chiari. La conchiglia interna, molto piccola, ha invece colorazione bianca. L’esemplare fotografato è stato raccolto, nel giugno 2003, ad Umago (Istria) a circa –2 metri sotto delle pietre. Complessivamente misurava 35 mm. mentre la sua conchiglia appena 6 mm.

26 giugno 2007

Coralliophaga lithophagella


(Lamark, 1819)

Recentemente rinvenuti sei esemplari adulti all’interno di un masso proveniente dagli scarti dei pescherecci di Grado. Dentro alla pietra in oggetto, vivevano inoltre altre cinque specie di bivalvi e precisamente : Lithophaga lithophaga (Linnè, 1758), Kellia suborbicularis (Montagu, 1803), Gastrochaena dubia (Pennant, 1777), Hiatella rugosa (Linnè, 1767) e Thracia distorta (Montagu, 1803).


31 marzo 2007

Calliostoma cfr. laugieri


(Payraudeau, 1826)

Questa conchiglia, probabilmente una forma del comune Calliostoma laugieri, è frequente nel Golfo di Trieste e si rinviene anche nella vicina costa istriana. Vive dalla zona di marea fino ad una decina di metri di profondità, dove pascola su pietre ed alghe con preferenza al genere Cystoseira. Il suo guscio misura in media 10-12mm. e la sua particolarità sta nell’avere la base più larga, rispetto alla forma tipica del C. laugieri.
Curiosità : si adatta molto bene alla vita in acquario , dove, come altre sue congeneri, insidia spesso il pomodoro di mare Actinia equina.


10 marzo 2007

Calliostoma zizyphinum


(Linnè, 1758)

Questo calliostoma, secondo me , uno dei più belli del mediterraneo è ben distribuito su tutta la costa alto adriatica. Si rinviene spesso negli scarti dei pescatori operanti anche in acque basse ed immergendosi lo si può cominciare a trovare dopo i 15 metri di profondità. Gli esemplari fotografati provengono dai pescherecci di punta Salvore e la loro conchiglia misura circa 20mm. di diametro. Alcuni individui particolarmente grossi possono però raggiungere anche i 30-35mm.

09 gennaio 2007

Thracia distorta

(Montagu, 1803)

Si rinviene occasionalmente sulla cosa istriana e nel vicino Quarnero (Croazia) su fondale detritico roccioso a partire dai 3 m. di profondità. Ho trovato inoltre alcuni esemplari viventi all’interno di pietre calcaree dragate dai pescherecci operanti al largo di punta Salvore (Istria). Gli esemplari adulti hanno misure che si aggirano sui 10-15 mm.

04 dicembre 2006

Ovatella cfr. denticulata

(Montagu, 1803)

Tutti gli esemplari da me raccolti provengono da una spiaggia rocciosa situata nei pressi della cittadina di Parenzo (Croazia). Sarebbero riconducibili alla specie in argomento per la presenza sul labbro di 3-4 evidenti dentini. Il mollusco, nella colonia sopra citata, vive sotto i sassi in zona di marea ed il suo guscio misura in media dai 4 ai 6 mm.

16 ottobre 2006

Anomia ephippium

Linnè, 1758

Specie molto variabile sia nella forma che nelle dimensioni. Sulle coste slovene e nel golfo di Trieste si rinviene anche la varietà - aspera - Philippi, 1844. Questa, come si può notare dalla foto, presenta delle caratteristiche squame sulla valva superiore che risulta particolarmente ispessita.

Opalia hellenica

(Forbes, 1844)

Occasionalmente si trova nei detriti di scarto dei pescherecci di Grado (Gorizia) che operano su sabbia a circa 10/15 m. di profondità

09 ottobre 2006

Lepidopleurus bedullii

(Dell’Angelo & Palazzi, 1986)

Ho raccolto due esemplari viventi di questo raro chitone in Istria presso la cittadina di Parenzo. Si trovavano sotto un masso, appoggiato su fango, a circa 4 metri di profondità.

25 settembre 2006

Conus mediterraneus


Haws in Bruguière, 1792

Questa specie, comune in tutto il Mediterraneo è molto abbondante sulle coste istriane. Degni di nota sono gli esemplari della foto che presentano una spira particolarmente elevata. Tale caratteristica si riscontra in diversi individui provenienti dall’Istria e viventi all’interno di colonie insieme a consimili di forma tipica, aventi cioè spira più compressa. I tre conidi in fotografia sono stati raccolti a Parenzo (Istria, Croazia) su rocce calcaree in zona di marea.